Imu sulla seconda casa esistono casi in cui si può ottenere l’esenzione?

IMU SULLA SECONDA CASA ESISTONO CASI IN CUI SI PUÒ OTTENERE L’ESENZIONE

 

L’Imu sulla seconda casa deve sempre essere versato. Non è infatti possibile ottenere alcuna esenzione anche nel caso in cui vi siano due coniugi, sposati in regime di separazione dei beni, dove moglie e marito siano i proprietari di due abitazioni diverse e abbiano anche registrato due indirizzi di residenza distinti.

 

 

 

Secondo la legge infatti, l’Imu non deve essere corrisposta solo per l’immobile in cui è fissata anche la dimora principale. Questo vuol dire che il proprietario e i componenti del suo nucleo famigliare devono vivere nell’abitazione per la maggior parte dell’anno. Viene dunque esclusa automaticamente qualsiasi casa utilizzata solo per vacanze e brevi periodi.

Come si calcola l’importo Imu
Per le seconde case l’Imu viene definita in base al valore dell’immobile e delle sue pertinenze, moltiplicando poi per l’aliquota che viene pubblicata sul sito del Dipartimento delle Finanze. Si fa inoltre sempre riferimento al secondo semestre o al conguaglio.

La seconda casa ai figli
Può capitare che la seconda casa venga ceduta in comodato d’uso ai figli o a parenti di primo grado ai quali non viene richiesto di versare l’affitto. In questo caso, se gli inquilini usano la casa come abitazione principale e non ne possiedono nessun’altra in Italia, la base imponibile per il calcolo dell’Imu viene ridotta del 50%. Devono però essere presenti alcuni requisiti per ottenere l’agevolazione. Anche il proprietario non deve possedere altre case, oltre naturalmente a quella principale. E il contratto deve essere regolarmente registrato, pur se frutto di un accordo tra famigliari.

 

 

 

 

Fonte : Immobiliare.it

di Giulia Dallagiovanna

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